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IL BIBO SORRIDENTE E LA CALMA RITROVATA di Maria Pascucci
Ho conosciuto il
teatro dei burattini da piccolissima, quando insieme ai miei genitori
ed i miei fratelli andavamo ai giardini per giocare. Il Teatrino di
Pulcinella, così si chiamava, accendeva la mia fantasia di bambina,
facendomi viaggiare con la fantasia.
Quante volte ho
chiesto al mio papà cosa avesse fatto Pulcinella per prendere le
bastonate del Gendarme e come tifavo per lui quando prendeva a
bastonate la Morte….
Ora a 61 anni, dopo
una lunga carriera di medico di emergenza, dopo essere diventata
counselor a mediazione artistica ed arteterapeuta in formazione, ho
reincontrato la magia dei burattini, stimolata da un annuncio che
Francesco Bianchi con il Progetto GRAF ha pubblicato sui social
media: “Il burattino come co-educatore”.
Il mio pensiero ha
ricontattato quelle sensazioni, messo in moto ricordi ed emozioni, ho
rivisto immagini. Sull’onda di quel sentire, senza riflettere
neanche un istante, mi sono iscritta. Ho incontrato Ambra Moriconi la
nostra magnifica conduttrice ed un gruppo di ragazze libere. Anche se
online a causa della situazione sanitaria che ancora non ha
consentito gli incontri in presenza, è nata una bella “combriccola”
di amici in carne e stoffa.
Nei quattro incontri
abbiamo fatto amicizia tra noi e con i nostri burattini, che sono
diventati la nostra voce altra, l’altro volto del nostro Giano
interiore.
Io non avendo un
burattino disponibile, ne ho costruito uno con un calzino e due tappi
di plastica, il Bibo sorridente, uno lo ho fatto con un guanto e due
orecchini e le dita della mia mano, un altro con un piccolo tappo da
spazzolino e delle etichette. Ho attivato la fantasia e la creatività
che erano lì, poco sotto la pelle.
Naturalmente, è
sorta una domanda in me: “E se usassi il burattino oltre che come
co-educatore anche come co-terapeuta?”, considerando che la scuola
di Arteterapia che sto frequentando fa uso di mediatori artistici
anche alternativi rispetto ai classici colori, pennelli e carta da
disegno?
Appena si è
presentata l’ occasione ho provato, in un momento di grande
agitazione con un paziente (non posso aggiungere altro per assicurare
la privacy) e ...magia!!!! facendo ritornare la calma.
Il burattino può
essere anche co-terapeuta.
Sulla base di questa
embrionalissima esperienza ho presentato un progetto di tirocinio
formativo arteterapeutico (che spero mi approvino) per l’utilizzo
del mediatore artistico Burattino in ambito pediatrico, ho preso con
me le esperienze condivise con Ambra e le meravigliose amazzoni che
hanno cavalcato con me in questa prateria emozionale. Se così sarà,
dovrò iniziare a fare sul serio.
Grazie progetto
GRAF, grazie Ambra, grazie Roberto, grazie a Maria Luisa, Anna N.,
Franca, Jaklina, Daniela, Anna, Eleonora